Tenute D'Oltresele, 10 Giugno 1801

Massimo Ausonio chiede informazioni su “Andrè Tagliamano”

Gentilissimo Ufficiale
da tempo desideravo scriverVi per illustrare la nostra condizione in questi mesi.
La situazione è giunta all' insopportabile imbarazzo tale per cui ho dovuto io stesso provvedere a cacciare degli intrusi dalla mia magione!

La situazione politica è fragile e indigente. Ancora oggi si sentono i clangori degli scontri della Repubblica Napoletana. Quale esperienza dirompente fu quella di fuggire dall'Oltresele per raggiungere i Bastioni di sant'Elmo e scorgere con i miei vivi occhi la furia della battaglia, sino a vedere i repubblicani piantare l'albero francese sulla cima del castello.
Ai tempi ero poco più che un giovincello, ma fu provvidenziale l'amicizia di mio padre con un capitano dell'esercito, che scorgendo questo scricciolo d'uomo, quale io ero ancora malfermo e malfatto, invece di passarlo alle armi mi affidò al più prossimo passacartucce che provvide a scortarmi fino alla mia dimora.
Lasciamo ciò che è stato; ad oggi di quel periodo di anarchia si ricordano solo le sommarie rappresaglie dei giacobini, che, colti da furore integralista, hanno avuto cuore leggero nello spogliare chiese e consegnare anime all'Altissimo.
Il ritorno del nostro Re Ferdinando ha fortunatamente chiuso questo sanguinoso capitolo della città più bella del Mediterraneo.
Scusate la divagazione mio caro, ancora oggi gruppetti di giacobini senza Dio vagano nelle campagne e forse alcuni di questi hanno preso di mira le mie proprietà.
Non reputo possibile, che nel nostro illuminato secolo, dei cialtroni si intrufolino tra i miei servitori cercando di plagiare l'opinione comune istillando l'ipotesi che io sia l'incarnazione addirittura del Demonio in persona.
Mi premeva scrivere a Vossignoria per chiedere umilmente se fosse possibile una verifica sulle attività del cosìddetto "Andrè Tagliamano".
I miei più rispettosi ossequi

Massimo Ausonio Ranieri Conte d'Oltresele.

P.S: permettetemi di farVi un gradito presente con questa litografia guerresca