Tenute D'Oltresele 15 Novembre 1801

Mio caro Vytis

Le traversie di casa Ranieri sono senza fine! Non comprendo se ci sia un disegno divino che ci voglia mettere alla prova o è solo la cupidigia degli uomini che ci sottopone ostacoli.

Roma, 30 ottobre 1801

Caro Ausonio,
le vostre traversie e le vostre avventure sono invero degne di un romanzo! Mi trovo a Roma, ospite della tenuta del nostro ormai comune amico, marchese Valentino.

Tenute D'oltresele 25 Ottobre 1801

Carissimo Vytis

Era necessario che ritemprassi il mio spirito dopo gli ultimi eccezionali accadimenti avvicendatisi nelle ultime settimane. La scoperta di un rapporto così privilegiato tra il Papato e gli Stati dell'Impero mise a soqquadro non poco le mie già fragili coscenze di storia.

Anagni, 16 ottobre 1801

Caro Ausonio,

vi scrivo da questa città del meridione dello Stato Pontificio, tappa assai probabile anche dei tuoi viaggi tra la città eterna e la tua dimora d'Oltresele, in cui mi trovo a causa di una serie di eventi che si sono addensati nel corso di un periodo di tempo quanto mai breve. Ma ora, senza por tempo in mezzo, mi accingerò a narrarvi gli eventi.

Napoli 8 Ottobre 1801

Caro Vytis
Torno a scrivervi dal mio studiolo in Napoli, in compagnia di mio fratello Cesare, dopo una serie di vicissitudini che non esiterò a narrarvi.
Nelle ultime missive vi descrivevo la vita agreste condotta nelle campagne romane, non molto dissimili da quelle che circondano i resti dell'antica Pesto,luogo in cui ci incontrammo durante il vostro viaggio alla scoperta d'Italia.

Villa della Staffa, 29 settembre 1801


Ausonio carissimo,


sapete come vanno queste cose, perdonatemi se ho tardato qualche giorno a rispondervi. Del resto, come avrete modo di capire, gli ultimi giorni sono stati quanto mai densi di accadimenti. Seduto in quel caffè io non pensavo a te, così voi potreste credere.

Tenute del Marchese Valentino 20 Settembre 1801


Vytis carissimo
E’ bello cogliere dalle Vostre righe la consapevolezza di poter essere compreso nella triste condizione in cui versa la mia persona. Ho intercesso per la Vostra compagine e il Marchese Valentino sarà ben contento di poter rendere il più confortevole possibile il Vostro eventuale soggiorno nella città dei Papi.

Bagnolo, 11 Settembre 1801

Carissimo Ausonio,
sono ben lieto di venire a conoscenza, dai contenuti della vostra ultima
missiva, che mancate di concedervi di tanto in tanto un po' di compagnia così
amabile.

Tenute del Marchese Valentino 2 Settembre 1801

Beneamato Vytis
Perdona se non sono più chiaro sulla mia sede, ma preferisco che tu mi scriva a Roma in modo che il garzone del Marchese possa portarmi la lettera senza essere intercettato.

Bagnolo, 10 agosto 1801

Caro Ausonio,
le mie parole vi giungano consolatorie quanto lo possono essere, poiché credo che la matassa che voi state cercando di sbrogliare sia decisamente aggrovigliata!

Roma 3 Agosto 1801

Caro Vytis

Grandi cose devo descriverti dacchè ci siamo letti l’ultima volta. Parto il mio racconto descrivendoti  come si svolgono le attività nella Città Eterna in compagnia del Marchese Valentino.

Bagnolo, 27 luglio 1801

Ausonio carissimo,

quante cose ancora su questo nostro globo terracqueo io ho ancora da vedere prima che i miei occhi possano dirsi abbastanza sazi da concedersi il riposo eterno? Questa potrebbe parervi una peregrina riflessione cimiteriale che tanto va di moda tra gli scrittori moderni, ma non è così, tutt'altro: essa è per certo la declamazione della mia volontà di vivere fino a mill'anni, se possibile, in virtù del fatto che ogni santo giorno mi tocca vedere qualche cosa di nuovo e invero quasi incredibile!

Roma 20 Luglio 1801

Caro Vytis
Le giornate scorrono piacevoli nell'ospitalità romana del Marchese Valentino.
Scampato al pericolo del Cardinale, ho praticamente trascinato per la collottola il Tagliamano da Napoli a Roma per cercare di venire al capo di questa intricata matassa che mi vede come vittima.
Ora il Tagliamano distende le sue membra stanche in uno dei magazzini del Marchese; un momento di riposo, tra una corveè e l'altra.

Bagnolo, 12 luglio 1801

Caro Ausonio,
le vostre parole, non lo nascondo, mi hanno fatto sobbalzare sulla sedia mentre qui, presso Villa Della Staffa, cerco ristoro dalla calura estiva all'ombra dei vecchi loggiati che circondano il perimetro del cortile interno. Mentirei, se dovessi dirvi di non riuscire a capacitarmi di come un ecclesiastico possa commettere cotali malefatte.

Napoli, 7 Luglio 1801


Beneamato Vytis
Vi scrivo dal mio studiolo nella Capitale del Reame. Leggere le vostre facezie mi mette sempre di ottimo umore.
Non nego che stento a credere ai miei occhi quando mi tratteggi delle personalità così notevoli, le quali portano al giusto rango di nobiltà le Nostre Persone attraverso strumenti così inusuali.
Ma di oggetti inusuali ne abbiamo pieno ogni luogo qui a Napoli.

Bagnolo, 28 giugno 1801

Ausonio carissimo,


con qual piacere vedo giungere al galoppo il corriere delle poste, sapendo che reca con sé una Vostra missiva. Beh, anzitutto lasciate che Vi dica che questo contado bresciano si è rivelato essere un luogo assai ameno, se non si pensa ad una fastidiosissima umidità che ti penetra nelle ossa nelle scure nottate d'autunno. Ma ora non è cosa di cui preoccuparsi, dato che ancora le messi son da raccogliere, e le brume sono ancora ben oltre l'orizzonte!

Tenute d'Oltresele 22 Giugno 1801

Mio caro Vytis


Le Vostre facezie sono superate solo dal Vostro attaccamento al dovere. E' bello leggere di Voi e constatare che la Vostra salute e le Vostre fonti sono in ottimo stato.
Mi duole annunciarVi però che il disgraziato in questione si è dimostrato ottimo dissuasor di popolo indicando nella mia figura un aguzzino del contado!

Bagnolo, 17 Giugno 1801

Ausonio dilettissimo,
duolemi assai di dover udire simili cose.
Non sia mai che dei villici si prendano giuoco di un nobiluomo quale voi siete! Certo che, con quel piglio con cui vi ha ritratto il vostro pittore di fiducia, sarebbe opportuno sì strigliare ben bene le schiene di quegli zotici, ma almeno si lesinino un poco le nerbate, ché qualche cosa da farvi perdonare l'avete anche voi... E suvvia, scrofa paletta!

Tenute D'Oltresele, 10 Giugno 1801

Massimo Ausonio chiede informazioni su “Andrè Tagliamano”

Gentilissimo Ufficiale
da tempo desideravo scriverVi per illustrare la nostra condizione in questi mesi.
La situazione è giunta all' insopportabile imbarazzo tale per cui ho dovuto io stesso provvedere a cacciare degli intrusi dalla mia magione!